Finalmente, dopo anni di attesa, si sono svolte due importanti udienze il cui esito si spera andrà a consolidare la giurisprudenza a favore dei mutuatari che hanno sottoscritto i mutui Barclays Ireland Plc (ex Woolwich bank) in Euro indicizzati al Chf.
La prima udienza del 22 marzo si è tenuta presso il TAR in conseguenza del controricorso presentato della Banca vs il provvedimento CV159 - n. 27214 del 2018 dell’autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM). Lo scopo della banca è quello di rendere nullo il provvedimento che dava ragione al consumatore in merito al difetto di chiarezza delle clausole del contratto, il quale ha, inoltre, permesso il primo risultato concreto e favorevole anche in corte di cassazione. Infatti con la sentenza n. 23655/2021, la Suprema Corte ha affermato che tale provvedimento è prova privilegiata nel giudizio civile tra mutuatari e banca con la possibilità del mutuatario di ottenere la nullità delle clausole.
La seconda udienza del 23 marzo, relativa al secondo caso di mutuatari arrivati allo “step” finale della giurisprudenza, si è svolta a porte chiuse in Camera di Consiglio presso la Corte di Cassazione. In questo caso, la speranza dei consumatori, è quella di vedere un ulteriore esito favorevole che vada ad eguagliare se non migliorare l’esito del caso “pilota”, la famosa sentenza n.23655/2021, andando così a creare una solida giurisprudenza a favore del consumatore.
In entrambe le giornate, sotto le sedi dei Tribunali, si sono riunite in maniera pacifica numerose famiglie le quali ormai stremate da questa situazione, hanno, insieme a Tuconfin, rappresentato tutte le 10mila famiglie coinvolte con lo scopo di sensibilizzare tutti coloro che hanno potere di intervenire a tutela dei consumatori per ottenere una soluzione veloce così come avvenuto nel resto d’Europa grazie alla Corte di Giustizia Europea che ha definitivamente chiarito e ribadito con diverse sentenze le ragioni dei mutuatari.
Le famiglie italiane non sono più in grado di sopportare l’aumento incontrollato delle rate e del residuo del mutuo che rende impossibile l’estinzione stessa del contratto o la surroga presso un altro istituto di credito e di consegna si rende impossibile anche la vendita dell’immobile gravato da ipoteca.
Ora non ci resta che attendere i due verdetti confidando che, finalmente, venga messo un punto definitivo in favore dei consumatori.
Si ringraziano i presenti e le forze dell’ordine che ci hanno permesso di poter manifestare in tutta sicurezza.
Stay tuned e uniti e avanti sempre!