L'accesso agli atti legati alla manipolazione del tasso Euribor nel periodo 2005-2008 resta secretato «per non pregiudicare le indagini in corso». Tempi ancora non definiti invece per l'attuazione delle norme per il ristoro dei risparmiatori che indebitamente hanno perso i propri averi nel salvataggio delle quattro banche salvate. Infine, nessun intervento sulle pensioni di reversibilità: i trattamenti in essere restano quindi intatti.
Nel corso del question time tenutosi ieri alla Camera, il ministro dell'economia Pier Carlo Padoan ha confermato (come già precisato in precedenza) che eventuali plusvalenze che si ricaveranno dalla cessione delle quattro banche ponte o delle attività della bad bank non potranno in nessun modo confluire nel fondo da 100 milioni (previsto in legge di Stabilità) destinato al risanamento dei «truffati». Padoan ha ribadito, di fronte all'accusa di una sproporzione tra tale importo e i circa 350 milioni di perdite complessive subite dai risparmiatori degli enti, che tali stime restano provvisorie e che qualora confische e svalutazioni fossero avvenute in maniera eccessiva rispetto al necessario, gli indennizzi saranno versati per la differenza corrispondente (ex dlgs 180/2015 art. 89). Intanto dalle Finanze fanno sapere che il dpcm contenente le regole per il ristoro dei risparmiatori è tuttora in fase di istruttoria, mentre Abi, d'accordo con Consob, chiede «informazioni più semplici e chiare» per semplificare le schede dei prodotti finanziari.
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