Scrivete, scrivete e ancora scrivete... Non smetteremo dai di ripetervelo! Un problema fa notizia quando sono in molti a lamentarsi! Noi siamo in 10.000 famiglie ad avere il mutuo in EURO indicizzato al Franco Svizzero erogato da Barclays Bank Plc (prima Woolwich).. questo significa che il tuo compaesano, il tuo vicino di casa, il tuo amico o un semplice conoscente potrebbero avere il tuo stesso problema senza nemmeno saperlo.
Come fare per raggiungere queste persone? Come ha fatto Laura Cecchi che ha raccontato la sua storia al giornale del suo paese e loro hanno condiviso la notizia!!!
Non vergognatevi. Il nostro è un problema "subdolo" poiché ci si accorge troppo tardi di avere un debito OCCULTO nei confronti della banca... debito che ormai ha raggiunto livelli impossibili da poter affrontare poiché supera anche l'importo mutuato.
Anni di mutuo e di sacrifici buttati al vento. Anni di informative fuorvianti da parte della banca.
Senza contare che oggi abbiamo anche il problema legato al valore dell'immobile.. Oggi non valgono più come al momento del loro stesso acquisto perciò il debito nei confronti della banca non può essere nemmeno coperto da una buona vendita. Le famiglie si sentono prigioniere di un mutuo in EURO che in realtà in EURO non lo è affatto e la particolarità di questo contratto è la totale assenza di somme in valuta.
Mutuatari che si devono comportare come investitori. Ogni giorno controllano i cambi nella speranza di una risalita del mercato... Ogni giorno sperano che sia quello buono. E non per "guadagnare", ma solo per riportare il debito occulto ad un livello economico tale da poter affrontare la spesa e scappare. Si, scappare a gambe levate da un incubo che ormai da anni sta levando il sonno e la salute a famiglie intere.
Le cose, ora, iniziano a cambiare anche sotto l'ambito della giurisprudenza dove i mutuatari iniziano ad ottenere le loro prime vittorie. La strada è ancora lunga per mettere la parola fine a questo incubo, ma con l'aiuto di tutti ci arriveremo.
Fate come Laura... Aiutateci a diffondere il problema.
Si ringrazia nuovamente Laura Cecchi per il coraggio e la volontà avuta nel raccontare la sua storia e alla redazione dei LegnanoNews per averne compreso l'importanza condividendo la sua lettera.
Grazie. Uniti e avanti sempre.
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