LA SPEZIA. Sono storie fotocopia, che si susseguono anche in provincia spezzina e sono al vaglio del tribunale.
C’è chi ha acceso un mutuo per acquistare una casa e quando, dopo aver pagato diverse rate, è andato per riscattarlo, nella prospettiva di vendere l’immobile, ha trovato un’amara sorpresa: il quantum richiesto per il saldo era di gran lunga superiore a quello preventivato. Sta accadendo con i mutui della banca Barclays, per effetto della loro indicizzazione connessa al franco svizzero. Vicende monitorate dall’associazione dei consumatori Tuconfin che ha adoperandosi nella tutela dei soggetti interessati. <Sono circa un migliaio in liguria, gli interessati, stimiamo 300 alla Spezia> dicono la presidente e del Vicepresidente Franca Berno e Sheila Meneghetti che sul territorio, per le azioni legali, si affiancano all’avvocato Alessandro Pontremoli. Ecco una storia-pilota. A parlare è Francesca Di Malta, ex ufficiale della Marina Militare ora impegnata nel social marketing <Io e mio marito abbiamo contratto il mutuo nel 2008, tramite un agente Barclays per acquistare una casa alla Spezia. Per questioni personali lavorative, verso la fine del 2012 abbiamo deciso di mettere in vendita la casa e, trovato l'acquirente, abbiamo fatto richiesta alla banca dei documenti necessari per estinguere. Il mutuo che avevamo richiesto nel 2008 era di un importo di 240000 euro, quando é arrivato il conteggio estintivo abbiamo scoperto che a fronte di un capitale residuo di circa 225000 euro, per estinguere il mutuo avremmo dovuto corrispondere alla banca circa 286000 euro (era luglio 2013) per via di una rivalutazione del capitale legata al tasso di cambio euro-franco svizzero.
I compratori comprendendo la situazione piuttosto spiazzante attendono che la coppia riuscisse ad avere le idee più chiare e sono stati disponibili a rinviare la data dell'atto. Nel frattempo cercando in internet - prosegue il racconto - abbiamo scoperto che nella stessa situazione si erano trovate in altre parti d'Italia diverse persone che come noi sono venute a conoscenza della rivalutazione solo quando per esigenze particolari era sorta la necessità di chiedere un conteggio estintivo. Fino a quel momento in nessun altra comunicazione c’era stata la possibilità di rendersi conto della trappola. Tutti i resoconti che arrivavano dalla banca indicavano il capitale residuo che scendeva mano a mano che avanzavano le rate (la nostra rata ammontava a 1300 euro), ma nulla faceva intendere che questo capitale al momento dell’estinzione avrebbe subito una rivalutazione.
In conclusione siamo riusciti a chiudere la vendita e il mutuo a gennaio 2014 restituendo alla banca più di 260000 euro a fronte di un capitale residuo di circa 200000 euro>. Il caso è fra i tanti oggetto dell’azione promossa dall’Associazione dei Consumatori TuConFin (Tutela Consumatori Finanziari), nata appositamente per il problema legato ai mutui in Euro indicizzati al Franco Svizzero erogati da Barclays Bank Plc.
Finalmente dicono Pontremoli, Berno e Meneghetti dopo anni di attesa e dopo le sentenze della Corte Europea che rendono nulli i prodotti in valuta, sono uscite anche le prime sentenze favorevoli ai consumatori dei Tribunali Italiani quali ad esempio Roma e Busto Arsizio.
Ora il caso approda anche alla Spezia.