Crollati i tassi di cambio EURO/CHF, dopo lo svincolo del tasso soglia a 1,20, l'On. Buonanno ha presentato presso la Commissione Europea l'interrogazione con richiesta di risposta scritta sui mutui in Franchi Svizzeri.
Ecco il testo:
Oggetto: Mutui in franchi svizzeri
Risposta(e) Il 15 gennaio la Banca nazionale svizzera ha dichiarato che il franco sarebbe tornato a fluttuare liberamente, rinunciando così al tasso di cambio fisso determinato nel 2011 a 1,20 per 1 euro.
In conseguenza il franco si è apprezzato del 30 % e quota attualmente 1,02 per 1 euro.
Il nuovo cambio inciderà pesantemente sui mutui immobiliari contratti in franchi. Particolarmente colpite sembrano essere la Croazia e soprattutto la Polonia, dove i «maghi della finanza» hanno piazzato mutui in franchi per 36 miliardi di dollari, pari a circa l'8 % del PIL.
Al contrario, totalmente indenne dallo shock sarebbe l'Ungheria, guidata dal previdente Orban, tanto ostracizzato e vituperato dai leader dell'UE, che l'anno scorso ha fatto approvare una legge che obbligava le banche a convertire i mutui contratti in franchi nella moneta locale con tassi di cambio vantaggiosi per le famiglie.
Per quanto riguarda la situazione in Italia, sono migliaia i cittadini che hanno sottoscritto mutui in franchi, fidandosi dei consigli non sempre disinteressati delle banche, e che ora vedranno schizzare verso l'alto la rata mettendo così a rischio il bilancio familiare, già duramente provato dalla crisi economica.
Alla luce di quanto precedentemente indicato, in quale modo intende la Commissione esercitare le sue prerogative in materia economica e monetaria, protezione dei consumatori, mercato interno e relazioni esterne, per proteggere i cittadini che hanno sottoscritto tali mutui?