Lunedì 07 Settembre 2021, Tuconfin annuncia la vittoria a Canale Italia

Come ormai di consueto Lunedì 07 Settembre 2021 siamo nuovamente andati in onda diretta - in collegamento telefonico - su Canale Italia alle 7.20. Questa volta però le novità sono importati perché è stato annunciato l'esito favorevole (per i consumatori) della tanto attesa Sentenza di Cassazione!

Grazie a Vito Monaco che dedica sempre uno spazio per gli aggiornamenti sul caso dei mutui in euro indicizzati al CHF di Barclays (Ireland) Bank.

Per chi se lo fosse perso mettiamo qui l'audio relativo al nostro intervento:

Programma: NOTIZIE OGGI - dalle ore 6 alle ore 9

Conduce: Vito Monaco

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TuConFin c'è!

In collegamento telefonico alle 7.20:

Franca Berno, Presidente Tuconfin

Caso Barclays, Berno: «Risultato straordinario, ora a Roma»

Doppio articolo per Il Giornale di Vicenza:

«Una battaglia dura ed estenuante, ma il cui risultato ci conforta e conferma ciò che sosteniamo da anni, vale a dire che moltissimi consumatori sono stati danneggiati dai mutui indicizzati in franchi svizzeri, venduti come un prodotto senza rischi e anzi vantaggioso, perché legato al Libor anziché all’Euribor». Franca Berno analizza con calma la sentenza pubblicata il 31 agosto dalla Cassazione. Con l’amica Sheila Meneghetti da anni, alla guida di Tuconfin cui sono iscritti mille consumatori, ha ingaggiato un braccio di ferro legale per l’affermazione di quel principio di trasparenza che i giudici di legittimità hanno stabilito. Ecco perché le due donne sono comprensibilmente soddisfatte. Ora hanno pronta la missione in Parlamento, a fine settembre, per presentare «la nostra risoluzione che verrà presa in carico dall’onorevole Carla Ruocco, presidente della Commissione sulle banche. «La tenacia del team di Tuconfin - concludono - e degli avvocati Tedoldi e Parisi è riuscita a conseguire questo straordinario risultato nei confronti di un colosso multinazionale come Barclays».

di Ivano Tolettini

Mutui vessatori, vittoria in Cassazione per duemila famiglie vicentine

Uscita la  tanto attesa Sentenza di Cassazione non tardano ad arrivare le prime notizie sui giornali! Qui di seguito l'articolo sul Giornale di Vicenza:

Le clausole su un contratto di mutuo sottoscritto da decine di migliaia di risparmiatori in Italia, duemila dei quali nel Vicentino, sono definite «vessatorie o abusive» perché non chiare e comprensibili per la clientela.  La banca internazionale britannica Barclays perde in Cassazione. A vincere è una coppia di mutuatari che si appoggia all’associazione no profit Tuconfin, fondata dalla vicentina Franca Berno e di cui è vicepresidente la milanese Sheila Meneghetti.

Le due pasionarie del credito tradito sono al settimo cielo perché dopo anni di battaglia hanno colto nel segno, come del resto l’antitrust nel 2018 aveva stabilito, bocciando per difetto di trasparenza il mutuo in questione venduto tra il 2003 e il 2010. Ma la Corte d’Appello di Milano il 1° febbraio 2019 non era stata dello stesso avviso. Adesso la Cassazione fissa nuove regole.

Dunque, per i supremi giudici il contratto di mutuo erogato in apparenza in euro era in realtà legato all’andamento di un indice aleatorio. Esso era rappresentato dal tasso di cambio euro/franco svizzero, calcolato su un fondo fruttifero che lo faceva somigliare a un prodotto derivato. Perciò era giocoforza oscuro e incomprensibile per un cliente medio. Ma anche per uno preparato.

Di conseguenza la prima sezione della Suprema Corte, presieduta da Carlo De Chiara, ha annullato la sentenza della Corte d’Appello milanese che, ribaltando il verdetto dei giudici civili di Busto Arsizio, aveva dato ragione a Barclays. Adesso spetterà a un’altra sezione di secondo grado riformulare la sentenza in base ai criteri fissati dalla Cassazione in 31 pagine che fissano paletti importanti e piuttosto rigidi.

I giudici spiegano che «alla valutazione di non chiarezza e comprensibilità delle clausole del testo contrattuale emessa dal garante deve perciò essere attribuito un valore privilegiato nel giudizio civile tra il privato e il professionista relativo alle stesse clausole». «Tale valutazione - aggiungono i magistrati di legittimità - deve essere presuntivamente corretta nel giudizio civile, in difetto di una specifica confutazione da parte del giudice, tanto più necessaria dove - come in questa fattispecie di giudizio - il dissenso sulla chiarezza e comprensibilità attenga proprio al contenuto del testo documentale valutato dall’Agcom e non si fondi invece su elementi di fatto ulteriori attinenti allo specifico rapporto fra professionista e consumatore».

Insomma, la Cassazione rivaluta la sentenza dell’antitrust sbrigativamente bocciata dai giudici di merito, accogliendo due dei quattro motivi d’Appello formulati dagli avvocati Alberto Maria Tedoldi e Daniela Parisi.

Visto l’argomento la sentenza è molto tecnica, ma sono due i passaggi chiave in termini di diritto. «In tema di contratti conclusi fra professionista e consumatore - scrivono i massimi giudici - le clausole redatte in modo non chiaro e comprensibile possono essere qualificate vessatorie o abusive e pertanto affette da nullità, se determinano a carico del consumatore un significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi derivanti dal contratto».

Tradotto in soldoni, come raccontano Berno e Meneghetti, ci sono casi in cui il cliente che nel 2003 aveva sottoscritto un mutuo in vista dell’estinzione ha visto la rata di 1.272 euro decollare fino a 4.219 euro a causa del meccanismo perverso alimentato dal derivato che pompava l’aumento incontrollato. Oppure per un mutuo di 380 mila euro acceso nel 2008, dopo undici anni di regolare pagamento in caso di estinzione anticipata con un residuo di 305 mila euro si dovevano versare 374 mila euro. Un salasso cui la Cassazione ha detto stop. D’ora in poi in caso di contenzioso tra consumatore e banca il giudice dovrà valutare la chiarezza delle clausole che stabiliscono gli interessi e il rapporto di cambio accogliendo il ricorso del cliente.
Barclays ha sempre sostenuto che il contratto di «mutuo in euro indicizzato al franco svizzero» era chiaro e comprensibile. Ma dopo il 2010 lo ha ritirato dal mercato.

di Ivano Tolettini

Il Sole 24 Ore: Clausole vessatorie, conta la parola dell’Antitrust

Il Sole 24 Ore - Mercoledì 01 Settembre 2021 - n. 239 - Norme & Tributi

Cassazione

Il giudizio dell'Authority ha valore di presunzione legale sul piano civile

di Patrizia Maciocchi

La valutazione dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato, sulla vessatorie o meno delle clausole dei contratti tra professionista e consumatore, ha il valore di una presunzione legale, anche se soggetta a prova contraria. Il giudice ordinario, chiamato ad occuparsi dello stesso regolamento alla base del contratto considerato non chiaro dal Garante, ha dunque il dovere di dare una motivazione rafforzata e di confutare in modo specifico le conclusioni raggiunte nell'atto amministrativo.

Un obbligo non rispettato nel caso esaminato dalla Cassazione (sentenza 23655) che induce i giudici di legittimità ad accogliere, sul punto, il ricorso dei clienti di una banca che lamentavano, con l'avvallo dell'Authority, la scarsa chiarezza delle clausole di un contratto di mutuo, in particolare rispetto al tasso di indicizzazione della valuta. La Corte d'Appello pur consapevole del provvedimento del Garante favorevole ai clienti, si era sentita libera di non tenerne conto limitandosi a dare una diversa valutazione. Per la Suprema corte è un errore.

La Cassazione ritiene, infatti, che vadano estesi alla materia delle clausole vessatorie o abusive gli stessi principi applicati nei procedimenti relativi al risarcimento danni in caso di illeciti anti concorrenziali. Giudizi civili ordinari nei quali gli accertamenti dell'Autorità godono di un'efficacia probatoria rafforzata.

Una conclusione raggiunta dando un peso alla funzione assegnata dal nostro ordinamento agli strumenti della pubblic enforcement. Tutela che opera su un piano autonomo e distinto rispetto al private enforcement, attraverso il quale può esser fatta valere la pretesa del risarcimento del danno su iniziativa personale di chi si sente vittima di intese restrittive.

Alla valutazione sulle clausole del Garante va dunque attribuito un valore privilegiato nel giudizio civile tra privato e professionista.

Anche se si tratta di una presunzione legale non espressamente prevista dalla legge.

 

Suprema Corte di cassazione, Tuconfin vince!

TUCONFIN OTTIENE LA PRIMA VITTORIA IN CASSAZIONE e DETERMINA UN PRECEDENTE IMPORTANTISSIMO PER I MUTUI BARCLAYS

E’ con immensa soddisfazione che Vi comunichiamo l’esito vittorioso del ricorso presentato avanti alla Suprema Corte di cassazione che, annullando un provvedimento negativo della Corte d’appello di Milano, ha finalmente dato corpo e sostanza alla nostre legittime doglianze sui mutui indicizzati al franco svizzero.

Si tratta di una vittoria che segna l’inizio di un nuovo corso, non solo per le parti direttamente coinvolte nel giudizio oggetto della predetta sentenza, ma per tutti i mutuatari Barclays, i cui contratti dovranno necessariamente essere riletti dai Giudici di merito (Tribunali e Corti d’appello) alla luce dei principi espressi dall’organo giurisdizionale supremo, che garantisce l’uniforme applicazione e interpretazione della legge ai sensi dell’art. 65 ord. giud., principi che qui di seguito riportiamo:

cit:”in tema di contratti conclusi fra professionisa e consumatore, le clausole redatte in modo non chiaro e comprensibile possono essere qualificate vessatorie o abusive e pertanto affette da nullità, se determinano a carico del consumatore un significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi derivanti dal contratto e cio’ anche ove esse concernano la stessa determinazione dell’oggetto del contratto o l’adeguatezza del corrispettivo dei beni e dei servizi, se tali elementi non sono individuati in modo chiaro e comprensibile.”

cit:”in tema di contratti fra professionista e consumatore, allorchè si controverta in sede civile sulla chiarezza e comprensibilità delle clausole contrattuali, anche nella prospettiva dell’accertamento di un significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi derivanti dal contratto determino a carico del consumatore, opera una presunzione legale, suscettibile di prova contraria, non sancita espressamente dalla legge e scaturente dalla funzione sistematica assegnata agli strumenti di public enforcement, che genera un dovere di motivazione di specifica confutazione in capo al giudice ordinario adito ai sensi dell’art.37bis, comma 4, del Codice del consumo e chiamato ad occuparsi dello stesso regolamento contrattuale oggetto dal provvedimento amministrativo e giudicato non chiaro e comprensibile dall’autorità Garante per la concorrenza ed il mercato.”

cit:” infatti, se nel giudizio di rinvio le clausole contrattuali, in esito al rinnovato vaglio di chiarezza e comprensibilità e di validità,…… dovessero essere ritenute non solo non chiare e comprensibili ma anche ambigue, seppur non produttive di un significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi delle parti, si porrebbe la necessità residuale di una loro interpretazione orientata a favore del consumatore non predisponente ai sensi dell’art.35 del Codice del Consumo, secondo il quale <<in caso di dubbio sul senso di una clausola, prevale l’interpretazione piu favorevole al consumatore>> e dell’art.1370 cod.civ.,secondo il quale << le clausole inserite nelle condizioni generali di contratto e in moduli o formulari predisposti da uno dei contraenti s’interpretano, nel dubbio, a favore dell’altro>>

 PQM

La Corte accoglie il ricorso, cassa la sentenza impugnata e rinvia la causa alla Corte di Appello

La Suprema Corte di cassazione emana, dunque, una sentenza destinata a costituire un fondamentale precedente per il contenzioso sui mutui Barclays indicizzati al franco svizzero, imponendo ai giudici di merito di vagliare la chiarezza delle clausole sulla determinazione degli interessi e dal rapporto di cambio come clausole da presumere non chiare e vessatorie in danno dei mutuatari.
Ovviamente di questa statuizione daremo il risalto in tutte le controversie in corso e in quelle che verranno avviate, come precedente che supera a vince sulle precedenti pronunce dei giudici di merito.

Piace sottolineare come la tenacia del team di Tuconfin e degli Avv.ti Prof. Alberto Tedoldi e Daniela Parisi sia riuscito a conseguire questo risultato straordinario nei confronti di un colosso multinazionale come Barclays, tra mille difficoltà e nonostante le posizioni negative di molti giudici di merito, che dovranno ora attenersi all’indirizzo della SupremaCorte.

Proseguiamo dunque uniti e fiduciosi nelle battaglie: Davide piegherà Golia, non si deve dubitarne.

Qui la Sentenza:

Sentenza 23655 del 31.08.2021

Ed ora in Parlamento a fine settembre per presentare la nostra RISOLUZIONE che verrà presa in carico dall’Onorevole Ruocco Carla Presidente della Commissione sulle banche. 

Stay tuned... Uniti e avanti sempre!

SAVE THE DATE: Mercoledì 25 Agosto 2021, Tuconfin a NOTIZIE OGGI

Save the date

Mercoledì 25 Agosto 2021 saremo in onda diretta - in collegamento telefonico - su Canale Italia alle 6.40.

Programma: NOTIZIE OGGI - dalle ore 6 alle ore 9

Conduce: Vito Monaco

Canale 83 del digitale terrestre e 913 su Sky.

https://www.facebook.com/CanaleItaliaUfficiale/

http://www.canaleitalia.it/

Potete intervenire con le vostre telefonate al 049/631111 .. Vi aspettiamo!

TuConFin c'è!

In collegamento telefonico alle 6.40:

Franca Berno, Presidente Tuconfin

Verso Roma – TUCONFIN Incontra la Politica

Verso Roma. 

Oggi TUCONFIN - Tutela Consumatori Finanziari incontra la politica. 

Stipulare un mutuo per acquistare la prima casa, e trovarsi a pagare un capitale che si rivaluta anche del 60/70% ha messo in ginocchio migliaia di famiglie italiane. 

Un problema che non puó essere relegato ai singoli. 

Ci abbiamo già provato con molteplici interrogazioni, anche Europee, al MEF come in Parlamento; qualcuno ci ha veramente supportato con costanza e determinazione (un grazie sempre a On. Felice Casson, alla grande Simonetta Rubinato, e molti altri) ma poi arrivati quasi al capolinea, tutto si arenava come se una mano potente potesse interporsi prepotentemente alla risoluzione!

Ora, Giorgio La Porta, con la nostra  intervista il giorno della nostra manifestazione a Roma del 5 maggio, ha ridato voce e speranza alle migliaia di famiglie che sono in attesa di vedersi riconosciuto il diritto a pagare un mutuo che non si rivaluti in maniera esponenziale anche del 60/70% in più di quanto richiesto in origine

5 maggio 2021, mutuatari in piazza chiedono Giustizia

A tal proposito ricordiamo anche il provvedimento dell’AGCM del 2018 che ha dichiarato la non chiarezza delle clausole del contratto.

Proviamoci di nuovo. 

Insieme con: Emanuele Cestari, Anna Cinzia Bonfrisco,  Stefania Pucciarelli, Angelo Ciocca, Alberto Bagnai, Matteo Salvini

Servizi di telecomunicazioni ed utenze luce e gas – Davide Trovato

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Mediatore Paritetico Corecom – Berno Franca

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Berno Franca Mediatore Paritetico Corecom procedura conciliativa o di definizione di problematiche telefoniche

Le risoluzioni alternative delle controversie (ADR) costituiscano un valido strumento per risolvere alcuni dei problemi del “sistema giustizia” in Italia.

L'utente che, pur avendo presentato reclamo, non riesce a risolvere il problema insorto con il proprio fornitore di servizi di telefonia, può avviare la procedura prevista dal nuovo ordinamento

Prima di poter agire in giudizio, infatti, l'utente ha l'obbligo di esperire un tentativo di conciliazione, procedura extragiudiziale in cui le parti, aiutate da un soggetto terzo, tentano in modo amichevole di trovare una soluzione bonaria della lite.

Per contatti scrivere a codici.veneto@codici.org

Oppure al cell.3467824178

Lavoriamo insieme, lo spazio dedicato ai soci e alle loro attività

Gentili Soci

E' con piacere che Vi informiamo di un nostro progetto che finalmente è arrivato al capolinea.

Visto il gravare dei nostri mutui e della situazione economica non del tutto rosea, abbiamo pensato di dare un'opportunità a tutti i soci di TuConFin di farsi pubblicità attraverso il nostro sito: www.tuconfin.it

Qui è stata creata una nuova area "Lavoriamo Insieme" accessibile a tutti i visitatori del sito, in cui sarà possibile pubblicizzare la propria attività, il proprio hobby, le proprie passioni etc.

L'inserimento è GRATUITO per i Soci Tuconfin in regola con la quota associativa.

Per richiedere maggiori informazioni potete contattarci scrivendo a webmaster@tuconfin.it

Riceverete un email con tutti i dettagli da fornire per creare la propria inserzione.

La nostra è un associazione senza scopo di lucro e lavoriamo tutti i giorni per risolvere il grave problema che ci affligge.

Vi aspettiamo numerosi.

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