L’articolo racconta la difficile situazione di Luca Sereno, un uomo di Albiolo, intrappolato in un mutuo a tassi variabili legato al franco svizzero, erogato dalla banca Barclays nel 2010. Nonostante la speranza iniziale di un finanziamento vantaggioso rispetto a quelli sul mercato, il mutuo si è rivelato un vero e proprio “cappio”, poiché le oscillazioni del cambio euro-franco svizzero hanno fatto lievitare enormemente le rate. Sereno e altri nella stessa situazione si sono rivolti a legali e, in particolare nell'associazione Tuconfin, per difendere i loro diritti, ma la strada per ottenere giustizia rimane complessa e lunga. L’articolo evidenzia la battaglia legale di Sereno e il suo desiderio di non arrendersi, auspicando che la sua storia possa portare maggiore consapevolezza e solidarietà tra coloro che si trovano in condizioni simili.
Il 30 ottobre 2024 si è tenuta un’udienza pubblica presso la Corte di Cassazione a Roma, in Piazza Cavour, alla presenza di figure di spicco tra cui il Pubblico Ministero, i membri della Corte, il Prof. Avv. Alberto Tedoldi e l’Avv. Daniela Parisi, oltre all’Avv. Villani, rappresentante di Barclays. Il caso, riguarda la legittimità di clausole di mutui indicizzati al franco svizzero e le loro implicazioni sui consumatori, dove la parte lesa lotta per sostenere l’invalidità delle clausole a causa della mancanza di trasparenza e di uno squilibrio eccessivo tra le parti, a danno dei mutuatari. Durante l’udienza, il Prof. Avv. Tedoldi ha evidenziato il grave impatto economico e personale sui consumatori, sottolineando l’importanza di tutelare il diritto all’informazione per colmare le asimmetrie contrattuali. L’Avv. Villani ha invece sostenuto la chiarezza delle clausole, ribadendo l’assenza di squilibri contrattuali e negando la presenza di un derivato implicito. Ora si attende con pazienza la decisione della Corte di Cassazione.
All’evento hanno partecipato ben 130 mutuatari provenienti da tutta Italia, riuniti per discutere questo tema di grande rilevanza e per confrontarsi su esperienze e prospettive future. L’incontro ha rappresentato un’opportunità unica per i partecipanti di scambiare conoscenze, creando così una rete di contatti e supporto reciproco.
Un’emozione fortissima ci ha avvolti nel momento della discesa dalla scalinata, vedendo tante persone presenti per sostenerci. È stato particolarmente toccante il supporto espresso nei confronti dei nostri legali, che hanno abbracciato pienamente la nostra causa, dimostrando un impegno e una dedizione straordinari. La loro vicinanza, insieme alla vostra, ha reso questo momento indimenticabile e ha rafforzato il nostro senso di unità e determinazione.
È intervenuto anche il TG5, che ha raccolto video, foto e testimonianze per un servizio dedicato alla nostra causa. Presto andrà in onda, permettendo a un pubblico ancora più ampio di conoscere e comprendere la nostra situazione, grazie alle voci e ai volti dei protagonisti presenti in aula e fuori.
Poiché non è stato possibile far entrare tutti in aula, siamo riusciti a riportare ciò che è successo grazie all’abilità di Cinzia Bernardi, che ha preso appunti velocemente e con precisione. In questo modo, possiamo condividere con tutti i dettagli dell’udienza, rendendo tutti partecipi dei punti salienti e degli interventi più significativi emersi durante il dibattito.
30/10/2024 - ore 10:26
Udienza Pubblica Corte di Cassazione, Piazza Cavour Roma
Di fronte a noi, in sequenza guardando dall'alto il Crocifisso, la scritta La legge è uguale per tutti, al centro i 5 componenti della Corte di Cassazione, alla nostra sinistra il pubblico ministero alla nostra destra il cancelliere, poi subito davanti a noi di spalle il Prof. Avv. Alberto Tedoldi e l'Avv. Daniela Parisi, a destra sempre di spalle l' Avv. di Barclays Villani.
Dopo una introduzione da parte del Presidente della Corte di Cassazione che illustra il meccanismo del contratto Prende la parola il Pubblico Ministero che illustra la richiesta:
l'invalidità delle clausole del mutuo prima casa indicizzato al franco svizzero, per vizio di trasparenza e consenso inconsapevole da parte del mutuatario, per un eccesso di squilibrio tta le parti e conseguenti danni per il mutuatario. La Corte di Appello ha rigettato la remissione della Corte di Cassazione perché afferma che non c'è indeterminatezza e secondo loro anche se va contro il codice del consumo non snatura il contratto, evidenziando un apparente contrasto tra la decisione della Corte e il provvedimento di AGCOM.
Contrasto più apparente che reale! Afferma il Pubblico Ministero.
Il provvedimento di AGCM è una prova privilegiata!
Ma la Corte di Appello dice che le clausole sono chiare.
Ci troviamo però di fronte alla decisione di una autorità indipendente di grande rilevanza anche se si pone su piani differenti. Rimane un fatto il sovrapprezzo che è l'effetto di questo mutuo è ben evidente.
Prende la parola il Prof. Avv . Alberto Tedoldi:
Oggi trattiamo dei principi fondamentali. Questa che stiamo portando avanti è una azione di classe di 10.000 famiglie.
I fondamenti dell'ordinamento giuridico parlano della tutela delle persone, e qui ci sono persone finite dentro una crisi terribile, vittime di un incremento stupefacente delle rate di un mutuo prima casa, a rata fissa con ammortamento alla francese. La vendita di questo prodotto è stata sospesa nel 2011 da Barclays, che è poi uscita dal mercato italiano e bloccata in Italia solo per questo prodotto, che oggi ha cartolarizzato a Miltonia Mortgage Srl a nome Barclays Ireland, come dichiarato nell'ultima comunicazione che è stata inviata ai mutuatari il 11/10/2024.
È chiara l'analogia con i mutui subprime dove la finalità è esclusivamente speculativa, non sono quindi prodotti bancari.
Sono questi mutui prima casa venduti a consumatori con durata di 20-30 anni, il meccanismo genera un fondo positivo o negativo attraverso conguagli semestrali, e questo meccanismo mi è stato illustrato da un perito perché io non sarei stato in grado di comprenderlo, ne parla anche la CTU del Tribunale di Busto Arsizio.
Nessun mutuatario si è accorto di nulla finché una persona ha chiesto l'estinzione anticipata.
Ricordiamo che le toghe che indossiamo hanno un cordone dorato con intrecciato un filo nero, che simboleggia un richiamo figurato della fedeltà al cliente e alla causa.
Un mutuatario ha contratto un mutuo nel 2007 per 167.000 € e dopo 7 anni gli sono stati chiesti 168.000€ per estinzione anticipata a causa della rivalutazione della doppia conversione euro franco svizzero, e addirittura se avesse voluto estinguerlo per assurdo il giorno stesso avrebbe dovuto pagare di più di quello che aveva ricevuto.
Signori non è un caso difficile, come tutte le cose però bisogna guardare dentro, come ha fatto nell'ultima sentenza di 5 giorni fa il Tribunale di Milano.
Per capire il funzionamento delle clausole serve un analista finanziario.
Esiste una giurisprudenza straconsolidata per la trasparenza e la tutela del consumatore.
Esiste un parametro giuridico Europeo che dice che un consumatore deve essere informato alla stipula di qualsiasi contratto per colmare le asimmetrie di qualsiasi natura di cui è inevitabilmente portatore, è una norma "normogenetica".
Chi siamo noi per dire cosa è chiaro e cosa non lo è?
Io qui sto parlando per tutti i consumatori anche per coloro che fanno un semplice acquisto su Amazon.
Il sistema è stato edificato per questa centralità a cui abbiamo deciso di aderire con la nostra sovranità che appunto si fonda su questo sistema normogenetico.
Stiamo parlando della banca Barclays che è stata sanzionata per manipolazioni del Libor Euribor ecc ecc ecc
Ci troviamo di fronte ad una asimmetria spaventosa, attraverso un meccanismo finanziario preparato da periti matematici per esprimerlo attraverso clausole anche sgrammaticare.
Questo modus operandi viola il diritto di libertà uguaglianza e fraternità.
È un sistema a doppio binario, e in questo sistema AGCM che è appunto una autorità indipendente fa delle comparazioni di indipendenza di carattere tecnico con l'Europa che prevede la tutela per questi principi.
È si questa dell'AGCM una prova privilegiata, come si fa a non attribuire al provvedimento dell'AGCM la sua importanza, che cerca di capire cosa garantisce la trasparenza e la correttezza di questo contratto, qui siamo di fronte ad abusi continui.
Anche il TAR del Lazio è a favore del mutuatario.
Il corretto funzionamento di un contratto è legato a norme di diritto per tutto.
Abbiamo finalmente le sentenze del Tribunale di Milano che fino ad ora aveva detto di no al mutuatario, che dopo anni ha ricordato i principi della giurisprudenza (legge quindi un passo della sentenza del Tribunale di Milano) è evidente lo squilibrio e che il rischio grava solo sul mutuatario.
La banca ha scommesso sul fallimento del franco svizzero aveva i grafici di Bloomberg che lo prevedevano.
Nel contratto la banca ha usato artifici ad arte per sviare l'attenzione del mutuatario, ad esempio scrive in stampatello maiuscolo e grassetto solo la dicitura LIBOR CHF 6 MESI.
Fa pagare somme superiori per estinzione anticipata rispetto a quelle ricevute anche 10 anni prima.
Chi può dire cosa è giusto e cosa è sbagliato? E cita la filosofia di Hegel (Al livello della moralità, ciò che è giusto o sbagliato riguarda la coscienza individuale)
Non sto qui a dilungarmi sui derivati.
Ma in qualità di consumatori siamo tutti stupidi e dobbiamo essere tutelati.
La sentenza del Tribunale di Milano contiene contenuti apolitici.
Non è così che ci si discosta da provvedimenti così importanti come AGCM e TAR.
Che la Pace sia sulla terra e che le persone abbiano Giustizia
Prende la parola l'Avv. Villani:
Descrive con tecnicismi stretti le sentenze della corte di Appello ma non entra nel punto.
Le clausole sono chiarissime e non esiste squilibrio tra le parti che sono sottoposte allo stesso meccanismo.
La corte di Cassazione e le sezioni unite hanno negato l'esistenza di un derivato implicito.
La corte di Cassazione nel 2021 dice che il provvedimento di AGCM possa assumere una valenza privilegiata, ma è un principio da rivedere perché è in contrasto con l'arte 37 bisogna comma 4 del codice del consumo.
È prevista una separazione di poteri e il potere amministrativo di AGCM non può essere più forte di un potere giudiziario.
L'udienza si conclude alle ore 11:06
Ora attendiamo con grande pazienza la decisione della Corte di Cassazione che si riunirà subito dopo l'udienza. L'esito finale verrà comunicato dalla Cancelleria del Tribunale ai nostri legali in un arco temporale, purtroppo, indefinito. Ci auguriamo che questo avvenga il prima possibile e con esiti a noi favorevoli!
Un sincero ringraziamento va a tutti i partecipanti, con una menzione speciale per coloro che hanno contribuito attivamente alla gestione e organizzazione dell’evento. Grazie al vostro impegno, siamo riusciti a rendere questa giornata significativa e ben strutturata, permettendo a tutti di essere parte di un momento importante. La vostra dedizione è stata fondamentale per il successo dell’incontro.
E ora una piccola raccolta di foto e un breve video in cui il nostro Avv. Prof. Tedoldi racconta l’accaduto, riassumendo i punti chiave dell’udienza e spiegando le problematiche principali affrontate in aula. Questo materiale offre una panoramica diretta della giornata, permettendo a tutti di sentirsi parte dell’evento e di comprendere meglio il percorso che stiamo portando avanti insieme.
La sentenza n. 9265/2024 del Tribunale di Milano rappresenta un traguardo significativo per i mutuatari, confermando la correttezza delle loro posizioni e riconoscendo i loro diritti nei confronti di Barclays Bank Ireland PLC. Il Tribunale ha dichiarato nulle le clausole contrattuali sui mutui indicizzati in franchi svizzeri per mancanza di trasparenza e chiarezza, evidenziando l’eccessivo rischio valutario a cui erano esposti i mutuatari, mai sufficientemente informati dalla banca.
Punti Chiave della Sentenza a Nostro Favore
1.Nullità delle Clausole Contrattuali (artt. 4, 4 bis, 7 e 7 bis): La sentenza ha dichiarato nulle le clausole che regolavano il tasso di interesse e il cambio valutario, poiché non rispettavano i principi di chiarezza e trasparenza previsti dal Codice del Consumo. L’assenza di informazioni chiare su rischi e modalità di calcolo degli interessi ha portato a uno squilibrio nei contratti a svantaggio dei consumatori.
2.Mancanza di Informazione sul Rischio Valutario: I mutuatari non sono stati avvisati del rischio valutario legato al rapporto di cambio CHF/EURO. Tale omessa informazione ha impedito loro di comprendere che il capitale residuo potesse lievitare ben oltre l’importo iniziale del mutuo.
3.Illegittimità della Doppia Indicizzazione: La sentenza ha sottolineato l’opacità della doppia indicizzazione (finanziaria e valutaria) che, come accertato dalla consulenza tecnica, ha creato un ulteriore svantaggio economico per i mutuatari.
4.Ricalcolo e Restituzione delle Somme: Il Tribunale ha ordinato a Barclays di ricalcolare il debito applicando un tasso di interesse equo e di restituire ai mutuatari le somme indebitamente percepite. È un punto fondamentale, che conferma il diritto dei consumatori di non subire costi eccessivi derivanti da clausole non trasparenti.
Importanza del Risultato
La sentenza n. 9265/2024 del Tribunale di Milano rappresenta un traguardo significativo per i mutuatari italiani, riconoscendo un risarcimento complessivo che si aggira intorno al mezzo milione di euro. Sebbene questa cifra possa apparire “noccioline” per Barclays, considerando le ampie speculazioni effettuate nel tempo sui contratti di mutuo indicizzati in valuta estera, essa rappresenta per le famiglie coinvolte una boccata d’aria fondamentale.
Con questa decisione, il Tribunale ha riconosciuto l’assenza di trasparenza e chiarezza nelle clausole contrattuali, che non avrebbero sufficientemente informato i mutuatari sui rischi del cambio CHF/EURO, portando alla nullità di queste condizioni e aprendo la strada alla restituzione delle somme indebitamente percepite.
Il risultato ottenuto rappresenta un messaggio forte in favore della tutela dei consumatori, riaffermando il loro diritto alla giustizia e stabilendo un precedente fondamentale nella difesa contro pratiche bancarie opache.
Ringraziamenti speciali
Questo straordinario risultato è stato possibile grazie al lavoro incessante dello studio legale, nello specifico l'Avv. Prof. Tedoldi e l'Avv. Parisi, che ci ha accompagnato in questa lunga battaglia, credendo sempre nelle nostre ragioni e garantendoci un supporto essenziale. Lo studio ha saputo valorizzare ogni elemento della nostra difesa e dimostrare la fondatezza delle nostre richieste, anche di fronte a clausole contrattuali estremamente complesse e oscure.
Oltre al contributo dello studio legale, è doveroso riconoscere anche il coraggio di chi si è esposto in prima persona, accettando il carico delle rivalutazioni e sostenendo i costi legali.
Grazie alla convenzione Tuconfin, le spese processuali sono state contenute, permettendo di costruire una solida base giuridica a vantaggio di tutti.
Giugno 2024, un mese da ricordare, una marca indelebile verso la Giustizia!
FINALMENTE dopo anni di attesa anche il Tribunale di Milano si è deciso ad emettere delle sentenze FAVOREVOLI nei confronti di noi mutuatari con il Mutuo in Euro indicizzato al Chf erogato da Barclays Bank Ireland PLC.
Nonostante le centinaia decisioni dell’Arbitrato Bancario Finanziario (ABF), delle varie sentenze favorevoli di altri Tribunali Minori in giro per l'Italia, dopo la vittoria dell’Antitrust (AGCM), del Tar e delle numerose sentenze della corte Europea, Milano era rimasta “sorda” ed ostica a voler appoggiare le nostre doglianze. Ogni nostro sforzo veniva puntualmente ignorato, impedendoci in tutti i modi possibili di accedere anche e sopratutto alla CTU (Consulente Tecnico d'Ufficio - Perizia del Tribunale), la quale, in qualsiasi altra sentenza favorevole già ottenuta - è sempre stata la base fondamentale per sviscerare e chiarire ogni dubbio sul contenuto del nostro contratto di mutuo. Ma come si dice in questi casi, chi l'ha dura la vince, no?
Cosa abbiamo ottenuto:
NULLITA' delle clausole di cui agli artt. 4 e 7 (e 7bis) dei contratti di mutuo stipulati dagli attori con la banca BARCLAYS BANK IRELAND PLC;
CONDANNA di BARCLAYS BANK IRELAND PLC al pagamento di XXXXXX €, in favore dei mutuatari, come differenza degli interessi maggiormente pagati rispetto all'applicazione del tasso BOT, oltre interessi moratori ex art. 1284 comma 4 c.c. dalla domanda (data atto) al saldo (estinzione anticipata o naturale del contratto stesso);
RICALCOLO di tutto il piano di ammortamento dei singoli contratti di mutuo stipulati dai mutuatari in causa, in modo tale che il mutuo prosegua tenendo conto del tasso sostitutivo dei BOT alla data di stipula del contratto
CONDANNA della banca (Barclays) al pagamento, in favore degli attori (mutuatari), delle spese processuali per compenso di avvocato, oltre rimborso forfettario per spese generali, oltre ad IVA e CPA come per legge.
PONE definitivamente a carico di BARCLAYS BANK IRELAND PLC il pagamento dei compensi liquidati al CTU in corso di causa.
Dobbiamo ringraziare infinitamente il Giudice Anna Giorgia Carbone che ha voluto analizzare meticolosamente ogni aspetto del mutuo, senza limitarsi ad un mero copia e incolla negativo ormai in voga tra i suoi colleghi.
Ha analizzato ogni punto senza tralasciare nulla al caso. Certo, ci sarebbero state delle questioni ulteriori da approfondire, ma tenendo conto che sino ad oggi, soprattutto per i colleghi di Milano, noi mutuatari siamo solamente degli stolti investitori, si può ben affermare che questo sia un gran traguardo raggiunto!
Due sentenze che, grazie all'intervento del CTU (fino ad ora sempre e solo NEGATO da parte dei colleghi Giudici di Milano e di gran parte del resto d'Italia), hanno permesso ai mutuatari o meglio alle FAMIGLIE di poter tornare a sorridere e a credere nella "giusta Giustizia".
Sentenze che in oltre 40 pagine di testo hanno ben motivato le ragioni di noi consumatori che da anni lottiamo per far si che si comprenda quanto questo mutuo ci abbia danneggiato solo a causa di una mancata chiarezza e trasparenza. Non si può pensare che un mutuatario possa trasformarsi in un esperto di matematica finanziaria e che allo stesso tempo debba "interpretare" calcoli e volontà della banca, senza contare che pare assurdo che per dei contratti chiari e trasparenti debbano intervenire numerosi tecnici esperti in materia per chiarire e spiegare a posteriori di che contratto si tratti... e soprattutto che gli stessi giudici di ogni grado del giudizio prendano posizioni così diametralmente opposte!
Molti mutuatari che ci hanno scritto non hanno mai voluto agire perchè volevano aspettare di vedere Milano come si sarebbe espressa... bene, ora dopo tanta attesa eccoci qui ad accontentarvi e a dimostravi che non bisogna avere paura di agire per far valere le proprie ragioni. Bisogna combattere insieme ed uniti per ottenere risultati e non attendere passivamente che altri lo facciano al nostro posto. Certo, i gradi di giudizio sono tre, ma si deve pur iniziare dal primo grado, no?
Siamo mutuatari come voi. Abbiamo famiglia come voi. Non siete soli...UNITI E AVANTI SEMPRE e che questo sia solo l'inizio di un'era di cambiamento e di libertà.
Un ringraziamento speciale al Prof. Avv.Tedoldi con l’Avv.Parisi ed a tutto il loro staff che da sempre affianca ed appoggia la nostra associazione e la nostra battaglia con professionalità, dedizione e tenacia.
E’ convocata con l’Assemblea dei Soci della Associazione TuConFin Aps Tutela Consumatori Finanziari, in prima convocazione per il giorno venerdi 22.03.2024 ore 21,30 presso la sede dell’associazione ed in
seconda convocazione per il giorno sabato 23.03.2024 alle ore 10,00
tramite videoconferenza Teams per discutere e deliberare sul seguente Ordine del Giorno:
1.Relazione del Presidente sull’attività svolta nel 2023
2.Approvazione del bilancio consuntivo 2023 e preventivo esercizio 2024
E' con grande, grandissima soddisfazione che Vi informiamo che il ricorso di Barclays contro la decisione del 2018, che, ricordo, ci dava ragione per le clausole vessatorie sul nostro mutuo, è stato rigettato in pieno, dandoci vittoria grande enorme. Leggi: " La complessiva infondatezza di tutte le doglianze spiegate determina il rigetto del ricorso"
Questo per noi è veramente un grandissimo risultato che verrà fatto valere in tutti i gradi di giudizio, ma soprattutto in Cassazione che deve consolidare la giurisprudenza già scritta nella precedente Sentenza (unica vittoria in tutta Italia, la nostra!).
Quello di oggi è un risultato che non mette dubbi, ma che al contrario e finalmente appoggia e conferma in pieno tutte le nostre doglianze, rimettendo al suo posto sia la Banca e sia i Tribunali minori che sino ad oggi non hanno voluto tenere conto del provvedimento di AGCM.
AGCM e Cassazione hanno il loro peso e non si possono ignorare, soprattutto per tutelare una Banca che si difende con documentazione successiva alla data di stipula.
Oggi possiamo finalmente gioire per questo risultato ottenuto da tutto il nostro staff, in primis i nostri super eroi l'Avv. Tedoldi Alberto e l'Avv.Parisi Daniela che non smettono mai, e ripetiamo mai di lottare al nostro fianco e di sostenerci anche moralmente contro un sistema giudiziario lento e granitico. Piena stima da parte nostra per la loro professionalità e preparazione a tutti i livelli.
Grazie anche a chi ha deciso di intraprendere la strada giudiziaria, dando cosi fiducia in ciò che stiamo facendo, perché è solo e solo cosi che si puo tentare di risolvere questa problematica del mutuo che sta distruggendo finanziariamente le nostre famiglie.
Stare ad attendere non serve a nulla... e questa è l'ennesima prova che agire, nel bene o nel male, porta ad un risultato.
Speriamo che con questo ulteriore risultato i mutuatari che ancora non hanno agito prendano coraggio e soprattutto riprendano un pò di fiducia in questa Giustizia che impiega sempre troppo tempo a fare chiarezza e ad aiutare coloro che sono in difficoltà...
ma noi siamo qui, ci crediamo oggi come allora e non smetteremo di lottare finché questo non sarà l'arrivo definitivo!!
Lottate... noi siamo qui!
Uniti e avanti sempre!
Vuoi leggere o scaricare la copia della sentenza? Ti basterà loggarti nella tua area riservata!
Vanigli vittima della banca Barclays: la lotta dell'ex calciatore e di altre 10mila famiglie contro un mutuo in euro indicizzato al franco svizzero che crea molti problemi
Vanigli vittima della banca Barclays: da diverso tempo si conosce una realtà che avrebbe messo in ginocchio circa 10mila famiglie, tra queste anche quella del vice tecnico della Ternana calcio nonché ex calciatore professionista di A e B Richiard Vanigli.
Un passato tra i campi di calcio di serie A e serie B, una vita spesa a correre dietro un pallone per passione e per l’amore che ha nutrito sin da giovane per il gioco del calcio, dalle giovanili del Forlì e del Milan fino, dalla terza serie alla serie B fino alla conquista della seriea A con Livorno prima e con Empoli poi.
In molti hanno un buon ricordo di lui soprattuto a Livorno dove indossò anche la fascia da capitano. Sempre in toscana all’Empoli, poi nelle tre stagioni giocate in massima serie si comportò sempre da esemplare professionista, umile mai una parola fuori posto anche quando in seguito ad un suo sfortunato intervento su Francesco Totti, il capitano giallorosso si ruppe perone e legamenti al piede destro.
Richiard Vanigli, oggi fa parte dello staff tecnico della Ternana calcio e lavora come secondo al fianco dell’amico di sempre Cristiano Lucarelli. E’ impegnato a portare le Fere, unitamete ai suoi collaboratori, laddove meriterebbero di stare, nei piani alti della classifica del campionato cadetto, anche se in questo un po si nasconde: – “Noi dobbiamo pensare a raggiunere per prima cosa l’obiettivo salvezza”.
Vanigli vittima Banca Barclays: la nostra “esclusiva chiacchierata” con il tecnico romagnolo
Ma oggi sta portando avanti una battaglia personale che parte da lontano: 20 anni fa ha acquistato una casa contraendo un mutuo come la maggior parte delle famiglie fanno. Lui l’ha contratto alla BanK Barclays, scoprendo un mutuo in valuta travestito da mutuo in euro ovvero un mutuo in euro indicizzato al franco svizzero.
Come lui anche altre 10mila famiglie avrebbero subito la stessa situazione e a dimostrazione della sua bontà e della sua umiltà appena prima che la nostra chiacchierata prendesse forma ha precisato:
“Come ben sai a Terni hanno saputo della mia situazione, ma a me non interessa che qui o altrove conoscano la mia situazione, a me interessa che tutti sappiano che in questi giorni a Roma ci sono state delle manifestazioni, che si sta aspettando la sentenza del Tar, oppure la prima sentenza, la prima ci ha gia dato ragione, avrei voluto sensibilizzare la situazione e non la Vicenda Vanigli con la Barclays.”
L’attuale tecnico poi per qualche minuto ha raccontato in che modo ha vissuto il vedersi arrivare delle rate sempre più alte:
“Ogni sei mesi arrivavano dei conguagli che invece di essere all’attivo erano al passivo, la rata era sempre più maggiorata, sembrava cadere in un tunnel senza uscita, oltre a questo anche tanti altri aspetti su cui il tribunale in prima istanza ci ha dato ragione, per esempio sulle clausole vessatorie, ma la burocrazia in Italia va a rilento e ce ne vuole prima che si definisca il tutto, c’è sempre una parte di te che sapendo di avere ragione comunque vive nell’incertezza fino a che non vede la fine.”
Non solo, ci parla anche dei problemi che si riscontrano quando si è intenti a fare una surroga e ci fa un esempio:
“Io se ho un residuo di un tot, la Barclays mi dice, quello è il tot ma devi pagare anche l’incremento dato dall’indicizzazione che può essere nell’ordine di 30,40,50mila euro in più. Le banche presso le quali vuoi traferirti ti dicono: – ma come la cifra finale è questa, facciamo la surroga su questa! Ed invece la Barclay ti dice che non è così, e ti trovi ad avere anche dei problemi di natura tecnica dovuta alla criticità che presenta il mutuo acceso con Barclays.”
Prima di salutarci, proprio perché a lui che si parli o meno del suo personalisimo fatto non importa più di tanto, ci ha gentilmente indirizzato ad una donna che dal 2011si sta battendo per lui e per le 10mila famiglie vittime di un mutuo che con gli anni avrebbe assunto i connotati di un contratto ingannevole.
Franca Berno, questo è il nome della donna coraggio che ha avuto la forza di mettere su insieme ad una collega un associazione a tutela dei consumatori, la TuConFin.
TuConfin e Banca Barclays
Per capire cosa effettivamente è capitato a Richard Vanigli e altre decine di migliaia di famiglie abbiamo chiesto al presidente della TuConFin Franca Berno, che tipo di mutuo avrebbe piazzato nel mercato la Barclay per creare così tanti problemi ai contraenti:
“Un mutuo ipotecario prima casa che presenta un inghippo, una doppia alea che di fatto non ti fa mai scendere il capitale residuo, quindi viene sempre ricalcolato in un certo sistema che purtroppo nel contratto di mutuo è molto difficile da capire. Ci son voluti dieci anni e fior di periti, di CTU e CTP per spiegare com’è quel meccanismo, quindi l’antritrust nel 2018 ha emesso una decisione molto importante per noi mututatari nella quale ha stabilito che presenta vari clausole vessatorie”.
TuConFin: perché è nata?
Dunque la TuConFin, nata per mano di una donna che ha vissuto in prima persona quanto oggi Vanigli e altre famiglie stanno vivendo: nel 2007 Franca Berno aveva richiesto un mutuo di 80mila che poi avrebbe chiuso nel 2011. Il residuo, dichiarato nelle informative che arrivavano ammontava a 73mila euro, ma a fronte della rivalutazione per estinguerlo si è ritrovata a pagare alla Barclays 30mila euro in più, ovvero 103mila euro. Avvisata per mezzo mail solo due giorni prima dall’atto di vendita della sua casa.
Da allora, lei e Sheila Meneghetti (anche lei vittima del mutuo indicizzato al franco svizzero) per evitare che altre persone vivessero la stessa loro situazione e magari si ritrovassero anche peggio di loro, hanno iniziato una battaglia che ha portato ad aiutare centinaia di persone e i risultati sono tardati ad arrivare, come ci riferisce il presidente dell’Associazione a tutela dei consumatori:
“Con i primi gruppi, che abbiamo portanto dal primo grado, in appello e poi in cassazione, siamo i primi ad esserci arrivati non c’è nessuno che è arrivato in cassazione con questa particolarità di mutuo, la cassazione nel nostro primo caso pilota, nel 2021 ha emesso, la sua prima sentenza a nostro favore.
La Corte di Cassazione ha cassato la propria decisione alla corte di Appello di Milano che però non si è ancora pronunciata. Siamo arrivati di nuovo in Cassazione, questo è il motivo per il quale il 23 marzo siamo tornati a manifestare davanti alla Cassazione.
Il 22 invece ci samo ritrovati di fronte al Tar del Lazio, perché la Barclay si è resa conto che creare un precedente come quello del 2021, possa essere molto pericoloso per loro ed ha fatto ricorso alla decisione dell’antitrust. Noi dal canto nostro ci siamo opposti, abbiamo fatto un contro ricorso sia come associazione Codici a livello Nazionale, Noi e ovviamente l’Antitrust che si è costituita anche lei e Mercoledì mattina c’è stata l’udienza. Adesso siamo in attesa“
TuConFin: comunicato dell’associazione
Di seguito il comunicato stampa diramato dall’associazione TuConFin:
“Dopo anni di attesa,si sono svolte due importanti udienze il cui esito si spera andrà a consolidare la giurisprudenza a favore dei mutuatari che hanno sottoscritto i mutui Barclays Ireland Plc (ex Woolwich bank) in euro indicizzati al chf.
La prima udienza del 22 marzo si e’ tenuta presso il TAR in conseguenza del controricorso presentato della Banca vs il provvedimento CV159 – n. 27214 del 2018 dell’autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM). Lo scopo della banca e’ quello di rendere nullo il provvedimento che dava ragione al consumatore in merito al difetto di chiarezza delle clausole del contratto, il quale ha, inoltre, permesso il primo risultato concreto e favorevole anche in corte di cassazione. Infatti con la sentenza n. 23655/2021, la suprema corte ha affermato che tale provvedimento e’ prova privilegiata nel giudizio civile tra mutuatari e banca con la possibilità del mutuatario di ottenere la nullità delle clausole.
La seconda udienza del 23 marzo, relativa al secondo caso di mutuatari arrivati allo “step” finale della giurisprudenza, si è’ svolta a porte chiuse in camera di consiglio presso la Corte di Cassazione. In questo caso, la speranza dei consumatori, e’ quella di vedere un ulteriore esito favorevole che vada ad eguagliare se non migliorare l’esito del caso “pilota”, la famosa sentenza n.23655/2021, andando così a creare una solida giurisprudenza a favore del consumatore.”
TuConFin, la manifestazione a Roma del 22 e del 23 Marzo
Nelle giornate del 22 e del 23 Marzo sotto le sedi del tribunale, numerose famiglie si sono riunite per dare vita a una manifestazione pacifica. La loro presenza anche in rappresentazione delle 10mila famiglie.
«Ho contratto il mutuo quasi vent’anni fa. Le rate mensili sono aumentate a vista d’occhio, diventavano sempre più alte. Quando ho smesso di giocare a calcio ho cercato di capire come far fronte a quel mutuo. Ho scoperto purtroppo di essere in buona compagnia, perché migliaia di altre persone erano nelle mie stesse condizioni. A quel punto mi sono rivolto a un’associazione che tutela i consumatori, che ha avviato una causa collettiva». A parlare è Richiard Vanigli, vice allenatore della Ternana con un passato nel calcio che conta: celebre il suo passato di difensore nell’Empoli quando causò involontariamente, in un’azione di gioco nel 2006, un serio infortunio a Totti.
LA PROPOSTA
Racconta di essere una delle “vittime” dei mutui Barclays, indicizzati in franchi svizzeri e venduti come prodotto senza rischi ma che, per tantissime persone, sarebbero diventati poi un problema. Alla fine del 2014 il franco svizzero si apprezza sull’euro e le famiglie scoprono di dover restituire a Barclays cifre importanti per effetto della clausola di estinzione anticipata. Fino a quel momento le famiglie non si sarebbero rese conto del debito che stavano accumulando perché estratti e piani di ammortamento erano in euro. L’allarme scatta quando i mutuatari chiedono i conteggi estintivi. La vicenda è poi giunta davanti alla Commissione parlamentare d’inchiesta sulle banche.
Anche Richiard Vanigli si era fidato di quella proposta allettante: «Dovevo acquistare la prima casa e l’offerta mi era apparsa interessante. Presi un mutuo da 150 mila euro, con scadenza nel 2032. All’inizio pagavo 1.050 euro al mese ma le rate aumentavano a vista d’occhio. Dopo appena sei mesi avevo finito il paracadute e dovevo sborsare cifre improbabili».
I MERCATI
La certezza è che la prima casa a Forlì, la sua città, all’allenatore in seconda della Ternana sta costando davvero cara: «A un certo punto non ero in grado di fare la surroga, mi sono ritrovato con 80 mila euro da pagare. Mi sono rivolto a diverse banche e tutte mi han detto di non voler avere niente a che fare con la vicenda. Fino al 2032 dovrei continuare a pagare 600 euro al mese».
GLI INTERESSI
«Ogni sei mesi però mi chiedono interessi a conguaglio - continua il racconto del tecnico delle Fere - e sono arrivato a pagare fino a 850 euro. E’ vero che i tassi sono aumentati ovunque ma qui la situazione è complicata. Soprattutto perché siamo di fronte a una realtà che nessuno ci aveva prospettato. Io già dopo tre anni non avevo più il paracadute iniziale e ho iniziato a sborsare interessi importanti». Quel mutuo contratto quasi vent’anni fa sembra essere diventato un tunnel senza uscita. Con gli interessi, stimati in 50 mila euro, che sarebbero lievitati. «Per quel mutuo da 150 mila euro - dice il vice tecnico rossoverde - ho già pagato 300 mila euro». Per questo ora ha deciso di rivolgersi a un’associazione che tutela i consumatori finanziari per riuscire almeno ad arrivare alla definitiva estinzione del mutuo senza rischiare la bancarotta.
Il viceallenatore delle Fere ha raccontato al quotidiano Il Messaggero la sua disavventura per un mutuo con la Barclays.
Anche un rossoverde, tra le persone finite nel pasticcio dei mutui Barclays, indicizzati in franchi svizzeri e venduti come prodotto senza rischi, ma che, per tanti sarebbero poi diventati un problema, quando cioè molti si trovarono a dover restituire a Barclays cifre notevoli, per effetto della clausola di estinzione anticipata. Si tratta di Richiard Vanigli, allenatore in seconda della Ternana. Il collaboratore di Crtistiano Lucarelli ha raccontato al quotidiano Il Messaggero la sua disavventura, legata al mutuo di una casa che ha acquistato.
LA STORIA. L’acquisto della casa, per Vanigli, si è trasformato in un’odissea. Tanto che l’ex calciatore si è trovato nella situazione di dover pagare tanti soldi. Ecco come ha raccontato al Messaggero la sua disavventura: “Ho contratto il mutuo quasi vent’anni fa. Le rate mensili sono aumentate a vista d’occhio, diventavano sempre più alte. Quando ho smesso di giocare a calcio ho cercato di capire come far fronte a quel mutuo. Ho scoperto purtroppo di essere in buona compagnia, perché migliaia di altre persone erano nelle mie stesse condizioni. A quel punto mi sono rivolto a un’associazione che tutela i consumatori, che ha avviato una causa collettiva“.
Finalmente, dopo anni di attesa, si sono svoltedue importanti udienze il cui esito si spera andrà a consolidare la giurisprudenza a favore dei mutuatari che hanno sottoscritto i mutui Barclays Ireland Plc (ex Woolwich bank)in Euro indicizzati al Chf.
La prima udienza del 22 marzo si è tenuta presso il TAR in conseguenza del controricorso presentato della Banca vs il provvedimento CV159 - n. 27214 del 2018 dell’autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM). Lo scopo della banca è quello di rendere nullo il provvedimento che dava ragione al consumatore in merito al difetto di chiarezza delle clausole del contratto, il quale ha, inoltre, permesso il primo risultato concreto e favorevole anche in corte di cassazione. Infatti con la sentenza n. 23655/2021, la Suprema Corte ha affermato che tale provvedimento è prova privilegiata nel giudizio civile tra mutuatari e banca con la possibilità del mutuatario di ottenere la nullità delle clausole.
La seconda udienza del 23 marzo, relativa al secondo caso di mutuatari arrivati allo “step” finale della giurisprudenza, si è svolta a porte chiuse in Camera di Consiglio presso laCorte di Cassazione. In questo caso, la speranza dei consumatori, è quella di vedere un ulteriore esito favorevole che vada ad eguagliare se non migliorare l’esito del caso “pilota”, la famosa sentenza n.23655/2021, andando così a creare una solida giurisprudenza a favore del consumatore.
In entrambe le giornate, sotto le sedi dei Tribunali, si sono riunite in maniera pacifica numerose famiglie le quali ormai stremate da questa situazione, hanno, insieme a Tuconfin,rappresentato tutte le 10mila famiglie coinvoltecon lo scopo di sensibilizzare tutti coloro che hanno potere di intervenire a tutela dei consumatori per ottenere una soluzione veloce così come avvenuto nel resto d’Europa grazie alla Corte di Giustizia Europea che ha definitivamente chiarito e ribadito con diverse sentenze le ragioni dei mutuatari.
Le famiglie italiane non sono più in grado di sopportare l’aumento incontrollato delle rate e del residuo del mutuo che rende impossibile l’estinzione stessa del contratto o la surroga presso un altro istituto di credito e di consegna si rende impossibile anche la vendita dell’immobile gravato da ipoteca.
Ora non ci resta che attendere i due verdetti confidando che, finalmente, venga messo un punto definitivo in favore dei consumatori.
Si ringraziano i presenti e le forze dell’ordine che ci hanno permesso di poter manifestare in tutta sicurezza.